In una giornata così importante e sempre celebrata sotto le più svariate forme vogliamo oggi raccontarvi di come la potenza evocativa della bici ha rappresentato e può rappresentare, ora e in futuro, un importante mezzo per veicolare forti messaggi.
L’utilizzo della bicicletta ha segnato importanti tappe nella battaglia per la parità genere, sdoganando l’idea che alcune attività e forme di mobilità appartenessero solo agli uomini. Oggi come allora continuano ad esserci donne determinate che scelgono la bici per portare avanti i propri ideali e noi vogliamo raccontarvi un po’ di queste bellissime storie.
Annie Kopchovsky: la prima donna a compiere il giro del mondo in bicicletta
È il 25 Giugno del 1894 quando da Boston una donna di nome Annie Kopchovsky decide di intraprendere l’idea di compiere il giro del mondo in bici a dieci anni di distanza da quando la stessa impresa era stata portata a termine da un uomo. Annie è stimolata nel suo intento per smentire le parole pregiudizievoli del tempo che avevano a più riprese affermato come “una donna non sarebbe mai stata in grado di badare a se stessa nel mondo per un periodo così lungo e in condizioni di estrema essenzialità”. Annie così inizia a pedalare, con una bici di ben 40 kg, iniziando a riscuotere successo in ogni dove, con folle di gente che la acclama, le chiede foto e autografi. Attraverso Stati Uniti, Europa, Medio oriente, Cina e Giappone, dopo 15 mesi in sella Annie completa la sua impresa, divenendo il simbolo di come le donne, con la loro volontà e intraprendenza possano superare qualsiasi preconcetto culturale che le sminuisce.
Alfonsa Morini: la prima donna al giro d’Italia
Alfonsa Morini Strada è da tutti riconosciuta come la pioniera del ciclismo femminile italiana. Nasce alla fine del ‘900 a Castelfranco Emilia da un’umile famiglia di contadini. Ricevuto in regalo una bicicletta dai suoi genitori Alfonsa inizia a pedalare e non si ferma più. Durante ogni momento libero pedala in lungo e in largo e segue da vicino con la bicicletta le competizioni ciclistiche della zona. In quanto donna però non può prendere parte alle gare e pure i suoi genitori per farla desistere da questa passione la inducono a sposarsi, convinti che il matrimonio e il nuovo marito mettano un freno a questa passione “maschile”. Fortunatamente però le cose vanno diversamente e in maniera inaspettata, specie per l’epoca dei fatti. Alfonsa sposa Luigi Strada che da subito, anziché indurla ad accantonare la bici, diviene suo primo tifoso, nonché allenatore e manager. Luigi crede e appoggia i sogni della propria donna, controcorrente in un mondo che non vede di buon occhio la passione per la bici al femminile. Alfonsa, grazie all’aiuto e al sostegno del suo uomo, corona così il suo sogno nel 1924 quando all’età di 33 anni diventa la prima donna a correre un Giro d’Italia. È per questo riconosciuta come simbolo dell’emancipazione femminile nonché come antesignana del movimento ciclistico nazionale.
Eva Plicchi, con la bici da Bologna a Brighton per raccogliere fondi contro la violenza sulle donne
L’idea e l’impresa di Eva nasce in tempi recentissimi, durante i mesi del primo lockdown della primavera 2020, durante il quale, attraverso l’esperienza personale che la vede coinvolta nel prestare supporto psicologico alle donne in difficoltà, si accorge di come i casi di richieste di aiuto siano in aumento. Alcune convivenze forzate sfociano in violenze domestiche e Eva si trova sempre più spesso nella situazione di richiesta di aiuto da parte di donne confinate in casa. In reazione a questa situazione che va creandosi decide di iniziare a pianificare un’ impresa sportiva, sia in reazione alla libertà di movimento imposte, ma soprattutto per raccogliere fondi a supporto della lotta alla violenza sulle donne. Quale mezzo scegliere per una sfida sportiva e un tema così nobile e rispettoso come la violenza contro le donne: la bici, nostra fedele compagna di viaggio. Eva decide così di partire il 3 Agosto da Bologna alla volta di Brighton , in Inghilterra, dove arriverà dopo 25 giorni e otto paesi attraversati in sella alla sua bicicletta.
Pedalare è bellissimo. Farlo per un ideale nobile ancora di più.
"Bellissima zona per il ciclismo."
Bellissima zona per il ciclismo.
"Grande organizzazione, massima attenzione per tutti gli aspetti e per la sicurezza. Da ripetere!!!"
Grande organizzazione, massima attenzione per tutti gli aspetti e per la sicurezza. Da ripetere!!!
"Partecipate se ne avete l’occasione perché l’organizzazione è di altissimo livello."
Partecipate se ne avete l’occasione perché l’organizzazione è di altissimo livello.
"Complimenti all'organizzazione tutto molto curato. Paesaggi molto belli. Sicuramente esperienza da rifare! "
Complimenti all'organizzazione tutto molto curato. Paesaggi molto belli. Sicuramente esperienza da rifare!
"Sempre una bella manifestazione e buona organizzazione.Pasta party al Fantini una garanzia"
Sempre una bella manifestazione e buona organizzazione.Pasta party al Fantini una garanzia